La grotta di Tiberio è la parte più spettacolare della villa romana di Sperlonga. L’enorme anfratto naturale era preceduto da una grande peschiera rettangolare di acqua marina che ospitava al centro un’isola artificiale che era la caenatio estiva, ovvero il posto dove Tiberio e la sua corte mangiavano in estate.
La grotta era decorata con statue marmoree di enorme valore artistico dedicate alla saga di Ulisse e scolpite da artisti greci. Il fondo della grotta era decorato con affreschi e opere in muratura che dividevano l’ambiente in sale ed alcove.
Alla grotta si accede visitando il Museo Archeologico della Villa di Tiberio. Nel piccolo ambiente di destra c’è un ninfeo che all’epoca di Tiberio era animato da giochi d’acqua. Nell’ambiente di sinistra c’era l’alcova, ancora oggi arredata con un triclinio in muratura.
Sopra l’apertura esterna della grotta c’era la statua di un Ganimede bellissimo rapito dall’aquila di Zeus. La peschiera comunica con la piscina circolare al centro della grotta dove campeggiava in posizione scenica il gruppo scultoreo dell’assalto al mostro di Scilla.
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